Apple Music, Spotify o? Le Migliori Alternative per la Musica in Streaming

Negli ultimi anno abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione dei servizi di musica in streaming. Tra tutti, i più famosi sono ovviamente Spotify ed Apple Music. Tuttavia, non sono in molti a sapere che ci sono anche altri servizi in grado di fare la stessa cosa e che, purtroppo, il mercato sembra non avere accolto con lo stesso entusiasmo dei due colossi musicali. Dopo tutto, però, che cosa ci si può aspettare quando i competitors sono così forti? Ad ogni modo, nell’articolo di oggi vogliamo fare giustizia a queste risorse alternative per ascoltare la musica in streaming, nella speranza di far avvicinare qualcuno di voi a questo mondo. Vi auguriamo una buona lettura.

1. Deezer

La prima alternativa a cui andiamo a dare un’occhiata è, senza ombra di dubbio, Deezer. Si tratta di un’applicazione che consente di accedere ad una libreria di milioni di canzoni diverse, da ascoltare in assoluta comodità in streaming. Il servizio ha un periodo di prova gratuito, come la maggior parte di queste applicazioni, per poi passare ad un’offerta mensile di soli 4,99 al mese. In altre parole, si tratta di un vero affare, che offre una buonissima alternativa ai servizi di musica in streaming più usati.

2. Google Play All Access

Sono in molti, specialmente gli utenti Android, a sapere che Google offre un servizio di musica in streaming, competitor di Apple Music e Spotify. Tuttavia, sono molti meno coloro che sono a conoscenza di una versione completa di tale servizio, che contiene tante funzioni presenti su i due colossi dell’industria musicale. Con una tariffa di soli 9,99 euro al mese, si può avere accesso ad una libreria musicale invidiabile, degna del gigante tecnologico americano. Secondo noi si tratta di un’alternativa estremamente valida, specialmente per coloro che non sono rimasti soddisfatti dai due principali provider di questo servizio e che sono in cerca di qualcosa di diverso, ma comunque di qualità.

3. Grooveshark

La terza alternativa che il mercato offre è Grooveshark. Si tratta di un servizio di musica in streaming che, invece di stringere contratti e partnership direttamente con case discografiche, si limita ad utilizzare lo sharing dei brani caricati dagli utenti. In questo modo è in grado di creare un network di collaborazione reciproca, nel quale il focus è sulla musica e non sul business. Ciò permette l’offerta di una versione gratuita dell’applicazione, seppur con la presenza di banner pubblicitari. Per poter accedere alla modalità “Full” è richiesto un pagamento di 5 dollari al mese, che corrispondono a poco più di 4 euro. Un ottimo servizio da tenere d’occhio.

4. Pandora Radio

Pandora Radio non è un vero e proprio servizio di musica in streaming, in quanto si occupa essenzialmente di fornire l’accesso a stazioni radio personalizzate. Si possono di certo creare delle playlist, ma la personalizzazione è alquanto ridotta. Vi è anche un numero massimo di tracce che possono essere ascoltate in un’ora e vi è la presenza di pubblicità. Per poter accedere a funzioni più avanzate è necessario abbonarsi al costo di 4 dollari al mese. Un prezzo davvero accessibile e conveniente, considerata la libreria da oltre un milione di brani.

5. Stereomood

Stereomood è una rivisitazione molto interessante di Spotify ed Apple Music. Non si tratta, infatti, del classico servizio di musica in streaming, poiché offre la possibilità di selezionare le tracce in base al proprio umore. All’avvio dell’applicazione viene chiesto di definire uno stato sentimentale e le canzoni che verranno riprodotte saranno in linea con esso. Il grande vantaggio di questa piattaforma è che è completamente gratuita, anche se dall’altro lato della medaglia ciò comporta una personalizzazione praticamente nulla.

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