Geeetech A20 stampante 3D FDM: Recensione, montaggio e prove di stampa

Oggi parleremo di una stampante 3D dal buon prezzo e dalle dimensioni notevoli. La Geeetech A20, una stampante 3D pre assemblata e con tante caratteristiche.

Noterai che sul sito si parlerà sempre più di stampanti 3D. Questo perché nelle nostre case, nei prossimi anni, prodotti di domotica e di stampanti 3D saranno prodotti normalissimi. Oggi capita raramente di trovare una casa completamente domotizzata o qualcuno che abbia una stampante 3D. Iniziano adesso a vedersi un po’ nelle nostre case. Forse sarà successo anche a te di avere necessità di una custodia su misura per qualche tua idea. Fino ad oggi non hai modo di poterla creare perché troppo difficile. Una stampante 3D ti dà modo di creare un tuo progetto in 3D e stamparlo quasi come stamperesti un foglio nella tua stampante.

Confezione

Confezione di cartone con la stampante Geeetech A20 ben imballata e protetta. Nella confezione troverai, oltre la stampante e le relative parti, anche un’altro nozzle, 3M di filamento di prova, una SD Card da 8GB, un KIT di strumenti per montare e per le procedure di rimozione stampa, un cavo USB per collegare la stampante al tuo computer, un tappetino per mouse ed un cavo d’alimentazione.

Geeetech A20

Con l’acquisto della stampante avrai già tutto l’occorrente per effettuare stampe senza alcun problema, dovrai acquistare un kg di filamento poiché quello di prova servirà davvero solo per stampare un cubetto e la qualità di questi filamenti di prova lascia a desiderare.

Ti consiglio di acquistare un filamento di buona marca, io ne sto provando tanti e mi sono sempre trovato bene con filamenti colorati. Uno dei marchi con cui mi sono trovato bene è questo qui:

PLA Filamento 1.75mm

Verifica nel libretto d’istruzioni che sia presente tutto quello che dovrebbe, questo perché le confezioni possono avere un contenuto leggermente differente.

Montaggio

Sul montaggio non c’è davvero molto da dire. Se ricordi la mia recensione della stampante Anet A8 sicuramente avrai visto quanto il montaggio avesse richiesto fatica e tempo. Dimentica tutto, le Geeetech A20 si monta in credo 10 minuti, questo perché la stampante è già quasi completamente assemblata. Bisognerà solo collegare la parte del telaio che serve per far salire l’asse Z e scorrere l’asse X con 4 viti.

Dovrai poi collegare il braccio per appoggiarci dentro la bobina di PLA e dal punto di vista meccanico hai terminato. Davvero 10 minuti per il montaggio di questa stampante.

Dovrai, ora, solo effettuare il collegamento dei vari cavi. Quindi fare in modo che i cavi controllino l’estrusore, i motori per i 3 assi e i due endstop (gli stop che indicano alla stampante che ha raggiunto il punto massimo) e l’alimentazione per il sensore di filamento. Questa Geeetech ha, infatti, un sensore che verifica la presenza di filamento e mette in pausa la stampa se nota che il filamento sia terminato o danneggiato.

Ti lascio comunque un video del sito ufficiale sul montaggio. Nel video noterai che oltre i passaggi indicati potrebbe capitare di dover incollare anche un adesivo nero sul piatto di stampa, nel mio caso era già perfettamente attaccato. Al termine del video vedrai anche come eseguire alcune operazioni di base, come il livellamento del piatto, più avanti ti darò anche io qualche indicazione.

Design

Esteticamente la Geeetech A20 presenta un design classico della quasi totalità di stampanti pre assemblate. Un asse Z di dimensioni generose ed una base che integra internamente alimentazione, collegamenti e scheda madre.

Geeetech A20

Il tutto si trova nella base, in questo modo riesce ad assicurare una stabilità maggiore nella parte bassa e una maggiore sicurezza. Per chi ricorda la Ender 3, una delle stampanti 3D più apprezzate di sempre, integrava l’alimentazione esternamente la base così da renderla fin troppo accessibile.

Geeetech A20

Lo scorrimento dei binari è affidato al classico sistema a V, le ruote vengono tirate da una cinghia GT2 che si tende semplicemente agendo sul termine della barra facendo leva, avendo prima allentato le viti. Il design è semplice ma funzionale e rende possibile stampare in modo sicuro e facile.

Specifiche Tecniche

NomeGeeetech A20
Area stampa250x250x250 mm
Materiale telaioProfili in alluminio
UgelloSingolo da 0.4 mm
Temperatura Ugello250℃
Temperatura Piatto100℃
Accuratezza di stampa0.1mm
Precisione X/Y0.011mm
Precisione Z0.0025mm
Velocità massima di stampa180 mm/s 
Materiali da stampaABS / PLA /wood-polymer/PVA/HIPS/PETG
Diametro materiale1.75 mm
Formato file stampa.gcode
SoftwareCura, Slic3r, Simplify3D, IdeaMaker, Prusa
Porte d’ingressoSD card, USB
SchermoLCD
Dimensioni e peso442 x 447 x 480 mm, 7.8kg

Funzionalità

La Geeetech A20 ha una serie di funzionalità davvero niente male considerando dimensioni, qualità e prezzo della stampante. Inizio spiegando come anche il solo design modulare sia una funzionalità da tenere conto. Se non sei alle prime armi con le stampe 3D non significa che devi cercare delle stampanti che siano difficili da montare. La Geeetech A20 ha ridotto davvero all’osso le viti e i cavi che devi collegare. Come puoi vedere in giro sicuramente ci saranno tante stampanti di design simile ma molto più complesse nel montaggio.

L’hotend ha un design che consente una ventilazione a 360°. Il fatto che ci sia maggiore ventilazione evita tutte quelle situazioni di temperature errate di questo pezzo davvero importante. La dissipazione ed il mantenimento di calore dell’hotend è una cosa da non dimenticare.

Il sistema a V per i movimenti delle ruote sulle barre ti consentirà di avere un’ottima qualità di stampa a prezzi accessibili. Le ruote con il tempo si consumeranno ma cambiarle non sarà un problema, sia in termini economici che di tempo. Allo stesso tempo la loro forma garantisce un movimento silenzioso e scorrevole.

Può capitarti di effettuare modifiche a valori di velocità della stampante o magari hai calibrato gli e-step ma hai sballato tutti i valori, c’è un comodo tasto reset che ti consentirà di ritornare alle impostazioni di fabbrica. Inoltre se durante una stampa dovesse mancare la corrente non preoccuparti, noterai che la stampante nel momento in cui dovesse ritornare la corrente ti consentirà di riprendere la stampa da dove si è fermata. Infine il fatto che la stampante non sia chiusa ti consente di avere una visione della stampa a 360°, potrai infatti guardare la stampa senza alcun problema girando attorno la stampante. La Geeetech integra inoltre anche un sistema in grado di riconoscere direttamente un sistema di auto livellamento del bed, la stessa casa produce anche un sensore di questo tipo.

Una funzionalità ottima che ho ritrovato nelle impostazioni della stampante è quella relativa al livellamento. Non ha il livellamento del piatto di stampa automatico, che puoi integrare, ma ha una funzione che muove l’hotend automatico in 4 punti così da darti modo di regolarlo senza dover toccare nulla. Solitamente sulle stampanti che non hanno questa funzione dovrai disabilitare i motori e muovere a mano l’hotend, questo sistema fa sempre essere poco precisi perché con i movimenti manuali si muove sempre di poco il piatto modificandone l’altezza. Con il movimento automatico nei 4 angoli la calibrazione risulta più facile e precisa. Una funzione che ho davvero apprezzato per facilità d’uso. Se non trovi l’impostazione dovrai prima di tutto fare home di tutti gli assi e poi verrà mostrata l’impostazione.

Software

Se è la prima volta che approcci alla stampa 3D ed hai comprato questa ottima Geeetech A20 una volta montata ti chiederai, ed ora? Ora inizia la parte divertente fatta di fallimenti, prove, test e tanti ma tanti cubi e barchette di prova.

I programmi in giro per creare file pronti per la stampa sono tanti e possono essere gratuiti o a pagamento. Cercherò di darti qualche info e link ai vari siti dei programmi. Dalla mia esperienza ho capito una cosa, il programma (anche chiamato slicer) che crea il file che la stampante dovrà leggere è davvero importante. Ho provato diversi programmi cambiando di volta in volta per cercare quello che più si adatta alle mie necessità.

La maggior parte delle persone, sui gruppi e forum utilizzerà un programma gratuito Ultimaker Cura. Questo software ha dalla sua tantissime impostazioni, per livello base fino a livello più avanzato e puoi davvero gestire tantissimi parametri di stampa. Personalmente ho provato ad utilizzarlo due anni fa ma mi sono sempre trovato male, non l’ho trovato che si abbinasse alle mie necessità. Ad ogni modo ti consiglio di darci uno sguardo, tante persone lo usano e troverai tanti pronti ad aiutarti.

Dopo Cura sono passato a Simplify3d un programma a pagamento ma che effettivamente mi ha convinto di più per quanto riguarda la gestione dei file, modifiche dei parametri e creazione del processo di stampa. Con questo programma ho effettuato le mie prime stampe di una certa qualità e che mi hanno soddisfatto. Ho trovato la gestione dei supporti molto poco comoda e di difficile rimozione, per il resto facile da usare e molto intuitivo. Noterai come le impostazioni e i valori da modificare siano tanti ma non così tanti da confonderti.

Ho poi sentito che Prusa Slicer avesse aperto il suo programma anche a stampanti di terze parti e che la prima di cui inseriva già un profilo di stampa fosse la Ender 3. Tra le mie stampanti ho anche una Ender 3 Pro oltre la Geeetech A20. Ho notato che i profili di stampa erano tranquillamente utilizzabili su entrambe le stampanti. Ho quindi utilizzato anche Prusa Slicer e mi ha subito colpito. Facilità d’uso, il giusto numero d’impostazioni anche nella modalità più avanzata e ho notato che ha una gestione migliore della stampa producendo risultati migliori. La cosa che mi ha più sorpreso è la gestione dei supporti. Con i giusti parametri sono riuscito a creare supporti che si staccano facilmente e che creano il giusto supporto senza lasciare residui.

L’ultimo software che ho provato è IdeaMaker un programma di cui ho iniziato a sentire parlare in maniera sempre più insistente. Mi ero trovato così bene con Prusa che non volevo provarne altri, alla fine mi sono convinto ed ho scaricato un profilo di prova. Che dire? Sono rimasto incredibilmente sorpreso. Non ho ancora avuto modo di provarne tutte le possibilità e mi sono limitato a utilizzare il profilo di un’altra stampante e avviare la stampa direttamente. Potrei ricavare una qualità ancora migliore ma attualmente con questo programma ho avuto i risultati migliori. Parità di risoluzione rispetto altri programmi ma IdeaMaker mi ha mostrato una qualità senza pari. Ha delle opzioni davvero interessanti come l’ironing, in pratica il filamento superiore viene “stirato” con la testina calda dell’hotend sciogliendolo e creando uno strato unico.

Stampa

Come per la Anet A8 voglio ricordarti alcune semplici regole da utilizzare prima di avviare la stampa.

  • Livella il piatto: Una buona stampa inizia da un livellamento corretto del piatto di stampa, utilizza l’impostazione della A20, risulterà più semplice e metti un foglio di carta sotto il nozzle. Deve strusciare leggermente senza bloccarsi.
  • Tendi le cinghie: Una cinghia ben testa fa funzionare bene i motori, non deve essere tesa al massimo e deve consentire uno scorrimento fluido anche con le mani.
  • Verifica gli impedimenti: Non devono esserci impedimenti nello scorrimento delle cinghie, della bobina e del bed, sembra una cosa da poco ma spesso capiterà di avere magari qualche cosa che può ostacolare il corretto movimento.
  • Verifica i primi layer: I primi livelli sono la cosa più importante, verifica che i primi livelli aderiscano bene e che non lascino residui, blocca subito e non sperare che vada bene, verrà un risultato scadente.
  • Fai test: Prima di fare stampe di una certa complessità assicurati di fare alcuni test, come un cubetto di 20×20 così da verificare flusso e step di movimento, magari una barchetta Benchy che ti darà modo di vedere tutti i movimenti di stampa soliti.
  • Verifica gli step: Verifica gli step di tutti i motori. Se dovessi stampare un cubo da 20 deve essere di quella dimensione così come se chiedessi all’estrusore di muovere 10cm di filamento dovrà estruderne 10. In questo modo eviterai problemi di estrusioni sbagliate o movimenti sballati per pezzi che necessitano di precisione.
  • Cerca e sperimenta: Ho chiesto tanto, cercato tanto e sopratutto sperimentato. Di volta in volta si migliora sbagliando. Non preoccuparti del materiale, quello si consumerà e ne butterai tanto ma se non procedi così e vuoi da subito fare ottime stampe non riuscirai. Una stampa buona può migliorare, non accontentarti. Su internet ci sono tantissimi forum che ti saranno di aiuto, usali e sperimenta.

Conclusioni

Arriviamo alle conclusioni di questa Geeetech A20. Possiamo dire che la Geeetech ha prodotto una stampante ready to print. Se apri la scatola puoi andare in stampa nel giro di 1 ora massimo. Il tempo di montaggio è ridotto al minimo e si tratta di un montaggio così facile che è alla portata di tutti. La stampante è poi solida e silenziosa. Se confrontata con una Ender 3 i motori sono molto più silenziosi. Certo si sente e nella stessa stanza non potresti dormirci ma già in una stanza vicina il rumore è quasi nullo.

Ho provato la ripresa togliendo la corrente e funziona davvero bene, così come i tempi di riscaldamento del bed e dell’hotend sono veloci e mantengono bene la temperatura.

Quando ho effettuato la prima stampa ho notato una sotto estrusione davvero accentuata. Ho quindi effettuato una calibrazione degli E-step, se vi interessa fatemi sapere che vi farò una guida veloce per questo tipo di calibrazione. Allo stesso tempo ho calibrato anche i movimenti degli assi X, Y e Z così da avere una precisione maggiore della stampa.

La Geeetech A20 non è perfetta ma per il prezzo è un’ottima stampante, spesso si trova su Amazon usata anche a prezzi ancora più convenienti.

Geeetech A20

Sicuramente si rivela essere una stampante ideale per chi inizia e vuole una stampante solida, non troppo rumorosa, facilissima da montare e con ogni pezzo che si sostituisce in modo davvero semplice.

Ender 3, Estrusore

Parlando di upgrade la stampante è già pronta ci sono però delle cose che sicuramente ne migliorerebbero la stampa. Dopo aver provato le prime stampe potrei consigliarti 3 migliorie valide e non troppo costose. Cambiare l’estrusore, magari con uno in metallo che garantisce uno scorrimento più fluido e meno problemi di quello in plastica.

Un’altra modifica molto semplice è cambiare le molle che mantengono il bed con delle molle più rigide, solitamente sono delle molle gialle. L’ultima cosa è acquistare un piatto in vetro, in questo modo sarà più semplice rimuovere le stampe una volta raffreddato il vetro ed il livellamento sarà più preciso perché il vetro solitamente tende ad essere meno storto. Solitamente il vetro aumenta la planarità del piatto di stampa, mantiene bene le temperature e se non ha incavi che servono per far aderire meglio la stampa, con un po’ di lacca fa aderire una meraviglia le stampe.

Se ti scoccia dover livellare sempre a mano il letto di stampa considera anche l’utilizzo di questo sensore automatico per il livellamento. La Geeetech A20 è già predisposta per questo tipo di sensore.

GEEETECH sensore

Stampe di prova

Nelle mie prove ho voluto eseguire stampe di pezzi di prova come cubi e barchette per verificarne le qualità. Sicuramente si può giocare ancora di più con le impostazioni ed avere una qualità migliore, sopratutto sui ponti.

Il cubo che ho stampato di prova senza alcun tipo di scritta è venuto molto bene, forse ho stampato leggermente basso e quindi è venuto leggermente l’effetto zampa di elefante che ha gonfiato leggermente la parte di sotto, nulla di traumatico. Le pareti sono davvero lisce e non si notano scalini se non ad una distanza davvero minima. Guardandolo da un paio di centimetri è davvero impressionante la qualità.

Come puoi vedere dalle foto gli assi X e Y sono identici come dimensione, un cubo di 20 mm ha una misura 20,09 da entrambi i lati mentre l’altezza è leggermente più basso misurando 19,20. Probabilmente questa differenza di meno di 1 mm deriva dall’aver stampato leggermente schiacciato o da dover calibrare meglio gli step dell’asse Z.

L’altra cosa che ho stampato è una barchetta. Solitamente questa viene vista come una buona prova per capire le capacità della stampante. La barca integra infatti tutti quelli che sono ostacoli su una stampa. Ritrazione, ponti, curve fori ed è anche carina! Purtroppo non galleggia. La barchetta mi piace molto, qualche miglioria dovrebbe essere effettuata su due valori principali, il ponte, infatti ha un leggero difetto al centro. L’altro difetto di stampa è nella parte frontale della barca. Se noti c’è una leggera colorazione nera forse per una temperatura leggermente superiore o molto più probabilmente bisognerebbe migliorarne il raffreddamento nella stampa degli angoli. Riscaldandosi molto il pla si sollevava leggermente verso l’alto e quando andava a ristampare sopra doveva “forzare” andando a riscaldare nuovamente una porzione già stampata. Questi errori dipendono però dal mio profilo di stampa più che dalla stampante stessa.

Come detto puoi trovare la Geeetech A20 su Amazon, solitamente viene messa in offerta e se vuoi un prezzo migliore prova a contattarci in alcuni casi riusciamo ad avere sconti per acquisti su Amazon di questa stampante come per filamento dello stesso store.

Geeetech A20

4 Commenti

  1. ciao Mario ho comperato questa stampante da una settimana per mio nipote per regalargliea a Natale. Purtroppo dopo alcune prove non sono ancora riuscito a fare una stampa decente Ti chiedo se per favore mi puoi dare le prime impostazioni del display
    per poter fare almeno una stampa decente. ti ringrazio vivamente

  2. Ciao Mario,
    L’articolo è molto interessante.
    Hai qualche indicazione sulla regolazione della tensione della cinghia?
    Anche una guida sulla regolazione degli step sarebbe interessante.
    Grazie ancora!

    • Grazie mille Fabio. La tensione delle cinghie è una cosa che va davvero molto a sensazione. La tensione deve essere tale che non sia molla. Gestiscila così. tendila bene e verifica che non sia così tesa da rompersi. Muovi poi manualmente l’hotend e verifica che si muova facendo leggera resistenza.
      Per gli step se riesco ne farò una anche se devo dire che nel mio caso la stampante ha delle misure perfette.
      Che problemi riscontri?

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