JGMaker Magic stampante 3D – Recensione

Sto provando continuamente nuove stampanti 3D, questo perché il mercato si è riempito di così tante nuove stampanti che riescono a prendere tantissime fette di mercato per dimensioni, qualità e prezzo differenti. Ender con la sua Ender 3 ha fatto da apri pista per questo genere di stampanti. Modelli di stampanti molto simili da montare in autonomia e con una struttura semi assemblata. Credo che la stampa 3D sia un argomento abbastanza difficile da vedere oggi nelle case ma che nel futuro prenderà sempre più popolarità. La stampa 3D consente di creare degli oggetti su misura totalmente da 0 oppure stampare progetti condivisi da utenti di tutto il mondo. Io stesso ho avuto un problema estetico su di alcune cose in casa ed ho progettato dei pezzi da dover poi post produrre e colorare. Capirai come la stampa 3D può diventare utile anche per la creazione di oggetti d’arredo, come vasi. Oggi scopriamo la Magic della JGMaker, una stampante 3D abbastanza economica e che richiama in parte la più conosciuta Ender 3. Una stampante che, rispetto la Ender 3, aggiunge delle chicche niente male, come il sensore di esaurimento filamento.

Confezione

Confezione di cartone con tutto l’occorrente per poter iniziare a stampare in un paio di ore. Troviamo quindi la struttura in ferro con la base, una serie di chiavi inglesi e brugola, un nozzle sostitutivo, cavo USB, cavo di alimentazione, sensore filamento e lettore schede SD con scheda SD da 8 GB.

Ci sono anche tutta una serie di viti per il montaggio che vedremo nel prossimo capitolo. La confezione riflette quelle che abbiamo visto fino ad oggi con le altre stampanti. Ad oggi non c’è un’azienda che si distingue dalla massa per gli accessori da includere in una confezione, in fondo ciò che importa è che ci sia tutto il necessario per la stampa.

Montaggio

Il montaggio non è difficilissimo ma sicuramente non semplice come ci ha abituato Artillery con la sua Sidewinder X1. Diciamo che se hai una certa manualità nel montaggio te la caverai con circa 2 ore, se dovessi metterci di più non preoccuparti, anche io ci ho messo leggermente in più, nonostante abbia già un po’ di esperienza.

Per poterti aiutare nel montaggio ti consiglio di seguire il video della società che mostra tutti i passaggi necessari per completare il tutto in modo corretto. Io preferisco avere sia il video del montaggio che le istruzioni del PDF aperte, questo perché durante i video la persona va spedita, in alcuni passaggi non si mostra esattamente tutta l’operazione, cosa che non avviene nelle istruzioni di montaggio. Se siete sfortunati come me la SD era danneggiata, non ho potuto accedere al contenuto e alle istruzioni. Se dovesse capitare anche a te, tranquillo, ho recuperato il file PDF delle istruzioni di montaggio, così da facilitarti il montaggio. Mentre qui sotto ti aggiungo il video di montaggio come ulteriore supporto.

Durante il montaggio assicurati di fissare bene i due profili per l’asse Z. Devono essere ben saldi e non fare giochi.

Il montaggio non è difficile ma tutti i passaggi necessari, le viti e le regolazioni potrebbero spaventare più di una persona. Ho fatto presente alla JGMaker di quanto alcuni passaggi fossero macchinosi e lunghi e mi hanno assicurato che nella versione aggiornata hanno ridotto a 3 i pezzi da montare, rendendo il tutto più semplice e veloce. Lascio comunque questo video per chi ha preso, come me, la versione non aggiornata.

Estetica

Dal punto di vista estetico queste stampanti si somigliano un po’ tutte. Quel che cambia magari è la disposizione della scheda madre o più facilmente dell’alimentatore. In questo caso per la Magic sia l’elettronica che l’alimentazione vengono inserite nella parte bassa, ricordando molto la stessa soluzione adottata dalla Geeetech A20.

Struttura aperta con i due profili al centro della struttura per consentire i movimenti dell’asse Z e lo scorrimento dell’asse X. Come già detto nella base è inserita tutta l’elettronica. Questa soluzione secondo me assicura maggiore stabilità alla struttura mantenendo tutto il peso nella parte bassa.

A differenza di altre soluzioni, adottate ad esempio sia da Geeetech che Artillery, il porta bobina è posizionato nel lato destro in una posizione davvero vicina all’estrusore riducendo le possibilità di rottura filamento. Capita che quando la bobina risulta troppo lontana dall’estrusore il filamento si spezzi. Questa disposizione viene adottata anche in tante modifiche effettuate sul telaio della Ender 3, in questo caso viene adottata da casa madre.

La stampante è tutta completamente controllabile attraverso una manopola ed un display monocolore da 2.8 pollici. Da questo display vediamo

Specifiche Tecniche

NomeMagic
Area Stampa220x220x250mm
Materiale TelaioFrame di metallo
UgelloSingolo da 0.4 mm
Temperatura Ugello180-240 ℃
Temperatura Piatto110 ℃
Accuratezza di stampa0.1-0.3mm
Velocità massima di stampa10-150 mm/s
Materiali da stampaPLA, Wood PLA, TPU, ABS
Diametro materiale1.75mm
Formato file stampaSTL, OBJ, G-Code
SoftwareCura/Simplify3D/Slic3r/JGcreat
Porte d’ingressoSD Card, USB Cable
SchermoLCD 2.8″
Dimensioni e peso450x443x472mm, 8kg

Funzionalità

La stampante 3D Magic di JGMaker presenta alcune funzionalità davvero comode per la stampa. Il piatto flessibile, si posiziona sul bed in alluminio e si posiziona con delle clips. Questa soluzione non particolarmente planare come può esserlo un piatto in vetro risulta però essere più comoda per la rimozione delle stampe terminate. Il piatto flessibile non ha necessità di attendere di raffreddarsi e basta piegarlo per far staccare il pezzo stampato. Purtroppo se il piano risulta essere leggermente piegato il piatto flessibile mostrerà le stesse rientranze.

Nelle impostazioni della stampante c’è la possibilità di avere un supporto per livellare il piatto. Una delle cose più antipatiche prima di avviare una stampa è quella di avere un piano ben livellato. Come si livella il piano? Solitamente si disabilità il motore e lo si muove nei 4 angoli verificando di regolare la stessa distanza tra il nozzle ed il piatto di stampa. Solitamente muovendo manualmente l’Hotend sul piano questo subisce dei piccoli movimenti generati dalla mano. La Magic attiva una funzione di livellamento quando si effettua il Home All. Quando tutti gli assi sono nella loro posizione di origine si attiva il tasto livella angolo. Questa opzione fa muovere l’Hotend in automatico nei 4 angoli senza nessun tipo di intervento manuale. Premendo il tasto livella angoli puoi curare solo l’altezza del bed ed essere sicuro che avendo i motori bloccati non c’è movimento che si genera spostando il piano.

Il sensore filamento è una chicca davvero niente male. Capita che durante la stampa si venga a rompere il filamento prima di passare per l’estrusore. Questo sensore verifica la presenza del filamento. Non verifica il movimento, questo significa che se il filamento si danneggia tra il sensore e l’estrusore non verrà bloccata la stampa. Questo non significa che il sensore è inutile, anzi, non averlo aumenta le possibilità di fallimento e la soluzione utilizzata è la stessa usata anche su altre stampanti, anche più costose.

Ultima funzione davvero interessante sono le guide lineari. Il piatto della JGMaker Magic non scorre, come tante altre stampanti, su delle ruote in nylon ma su delle guide guide lineari che assicurano una precisione maggiore e non si consumano come il nylon. La struttura con questo tipo di guide risulta più solida e non dovrebbe soffrire di leggeri sbandamenti laterali come potrebbe capitare a ruote consumate.

Conclusioni

La stampante 3D Magic di JGMaker non mi ha fatto urlare al miracolo, ed anzi durante il montaggio mi ha fatto imprecare in più di un’occasione. Quando ho terminato di montarla non nutrivo grandi aspettative salvo poi ricredermi. Ho iniziato a vedere le stampe di prova e mi hanno sorpreso tanto. Però cosa dire di questa Magic? Mi ha sorpreso positivamente. Non stampa male e se potessi dedicare più tempo nelle calibrazioni sicuramente migliorerebbe ulteriormente. Durante il montaggio sono sicuro di non aver prestato la giusta attenzione, causa fretta nel voler stampare. Consiglio di perdere più tempo nel montaggio ma essere sicuro che tutto sia ben oliato e calibrato. JGMaker mi ha assicurato che sulla prossima revisione della Magic il processo di montaggio sarà di molto facilitato rendendolo molto simile a quello della Geeetech, ad esempio. Questo è un grande vantaggio perché significa che bisogna prestare meno attenzione a tutte le viti.

La stampante non produce molto rumore ed i motori rispondono bene, a primo sguardo però non dà un grande senso di solidità e continua a non darlo anche dopo il montaggio. Ripeto è più un’impressione che non si riflette nella qualità di stampa.

Nutrivo un dubbio, ad esempio, sul movimento su asse Y del piatto su due barre che fanno da guida, piuttosto che la guida lineare centrale solita. Notavo un movimento scattoso muovendo a mano che non si è poi presentato durante la stampa, anzi. Questo tipo di soluzione migliora la stabilità generale sia della struttura che del movimento, potendo contare su di due appoggi piuttosto che uno centrale.

A differenza di tante altre stampanti in questa fascia di prezzo la Magic ha anche una serie di chicche non di poco conto. Il sensore filamento e l’impostazione che aiuta nella regolazione del piatto sono accessori non indispensabili ma graditi, che migliorano l’esperienza di stampa.

JGMAKER Magic DIY

Il prezzo è particolarmente aggressivo e andando sul sito potrete risparmiare ulteriormente, dovendo però rinunciare alla spedizione veloce Amazon e alle garanzie. La casa madre sicuramente vi supporterà e vi aiuterà in caso di problemi, ma le garanzie Amazon sono quel qualcosa in più che potrebbe valere la spesa.

Per quanto riguarda upgrade, sono i soliti, ventola, estrusore. Se volete avere una qualità maggiore, ma non lo consiglio su questa fascia di prezzo di stampanti, un hotend migliore. Probabilmente una miglioria da fare facile e veloce che potrà essere riutilizzata su altre stampanti è cambiare il bed con uno magnetico. La copertura del bed non si comporta male ma sicuramente una soluzione migliore aumenterà l’adesione.

Stampe di prova

Come solite prove ho deciso di stampare un cubo 20×20 e la famosa barchetta Benchy. Queste stampe sono state avviate appena terminato il montaggio senza alcuna regolazione ne del profilo di stampa ne della stampante. Sono quelle situazioni dove si troverà il 90% delle persone che terminano di montare la stampante.

Il solito cubetto mi ha sorpreso per la qualità delle pareti lisce e precise. Probabilmente dovrò regolare leggermente l’asse Z o migliorare il livellamento, visto che è venuto molto più basso di quanto mi aspettassi. Ad ogni modo la stampa mi ha convinto. Ho poi voluto provare a stampare qualcosa di più complesso per testarne le qualità di stampa. La barchetta Benchy risulta essere uno dei migliori test in quanto mette nella stessa figura ponti, curve, archi e tanto altro per verificare le complessità di stampa.

La barchetta è andata bene al primo colpo. Un po’ di problemi nei ponti e nei cerchi ma non errori grossi. Come già detto ho stampato direttamente senza alcun tipo di regolazione e con un profilo di stampa generico, con maggiore attenzione e una regolazione migliore del profilo sono sicuro che anche le leggere sbavature si possono se non risolvere ridurre di molto. Per essere una stampante che non mi ispirava fiducia al principio la Magic della JGMaker mi ha convinto davvero molto in fase di stampa.

L’acquisto su Amazon è consigliato per le garanzia che il negozio offre, ad ogni modo anche sul sito ufficiale riceverete garanzia e supporto.

JGMAKER Magic DIY

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