Marlboro investe nelle sigarette elettroniche Juul

Il gigante del tabacco Altria (che possiede Marlboro e Virginia Slims) ha comprato una quota del 35 percento in Juul per $ 12,8 miliardi, a quanto pare nella speranza di attirare più i fumatori. Altria metterà i prodotti Juul accanto alle sue sigarette sugli scaffali dei tabacchi e, in attesa dell’approvazione antitrust, deterrà un terzo dei posti di consiglio della Juul.

Juul, le e-cig numero uno negli USA

Juul è una giovane azienda con sede a San Francisco, che negli ultimi tre anni è diventata il leader nel mercato statunitense delle sigarette elettroniche. Altria afferma che Juul detiene una quota del 30% del mercato statunitense delle e-cig.

Le sigarette elettroniche JUUL possono essere considerate come dispositivi di transizione per aiutare a smettere completamente di fumare. Sono anche ritenuti prodotti all’avanguardia e innovativi, capaci di  definire gli standard del settore, nonché la qualità e la sicurezza del vaporizzatore.

Lo starter kit di JUUL utilizza un sistema a capsule (chiamate PODS) chiuso non ricaricabile. Un sistema chiuso significa che non è possibile utilizzare altri serbatoi o liquidi sul dispositivo; è necessario acquistarli direttamente da Juul. Questi PODS vengono pre-riempiti con sali di nicotina al 3% o 5% con aromi e gusti diversi. Essendo davvero facili da usare, senza doversi preoccupare di ricarica del liquido o pulizia, le e-cig Juul hanno guadagnato popolarità come alternativa facile per il vaping.

Per chi è interessato, le sigarette elettroniche JUUL sono vendute anche su Amazon:

Juul - Sigaretta Elettronica

L’arrivo di Altria dovrebbe aiutare Juul a sviluppare nuovi canali di vendita tradizionali, nonché acquisire numerosi vantaggi derivanti dall’esperienza di Marlboro con il governo. Juul, infatti, a causa della sua popolarità tra gli adolescenti americani, ha attirato l’attenzione del governo federale che ha imposto serie regolamentazioni per l’utilizzo del prodotto (specialmente per i minori di 18 anni).

L’acquisizione di Juul significa anche che Altria, e quindi Marlboro, non svilupperà le e-sigarette da sola. Secondo i termini dell’accordo, parteciperà nel settore delle sigarette elettroniche con Juul per almeno sei anni.

Il rivale: IQOS e Philip Morris

Un altro marchio di sigarette elettroniche di fama internazionale è IQOS. La sua casa produttrice è Philip Morris International, indipendente dal gruppo Altria dal 2008. Fuori dagli Stati Uniti, però, Marlboro è condivisa da entrambi.

A differenza della nicotina liquida di Juul, IQOS è ancora basata sul tabacco da taglio, ma è passata dall’accensione al riscaldamento. IQOS è nato in Giappone ed è attualmente venduto in oltre 46 paesi, compresa l’Italia, ma non negli Stati Uniti.

IQOS 3 DUO Velvet Grey
IQOS 2.4 Plus White
Iqos kit sigaretta elettronica blu prodotto senza nicotina

Avvertenza: I benefici (o ridotti danni) alla salute rivendicati dalle sigarette elettroniche non sono stati riconosciuti dai governi o dalla comunità medica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato nel 2015 che l’efficacia delle sigarette elettroniche come metodo per smettere di fumare è limitata. Sia il Regno Unito che gli Stati Uniti vietano la vendita di e-sigarette ai giovani di età inferiore ai 18 anni. In Italia, è vietata la vendita del liquido per sigarette elettroniche ai minori. 
Per approfondire: La sigaretta elettronica è meno pericolosa della sigaretta di tabacco?

Juul lascia l’Italia?

“Il produttore di sigarette elettroniche Juul sta valutando la possibilità di interrompere le vendite in Europa e in Asia. Ciò potrebbe comportare il ritiro da ben 11 paesi, tra cui l’Italia, per concentrarsi a rafforzare la propria posizione negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. A causa delle accuse di aver provocato una vera epidemia di svapo tra gli adolescenti USA, Juul ha subito restrizioni normative e indagini sulle sue pratiche di marketing, a seguito delle quali l’azienda ha interrotto la maggior parte della pubblicità negli Stati Uniti e smesso di vendere le sue ricariche (pods) con aromi dolci e fruttati.
La conseguente riduzione delle vendite, che l’ha indotta a tagliare 1.500 posti di lavoro già nel 2019, ha provocato perdite per 1 miliardo di dollari.”
Fonte: L’oscura parabola discendente di Juul, il Sole 24 Ore.

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